venerdì 9 luglio 2010

Venerdì pomeriggio

Venerdì pomeriggio.
Saluto l'ultima collega che se ne torna a respirare guazzetto d'oltrepò.
Guardo la lista delle cose da fare: vuoto cosmico, con tre ore di anticipo, entrando sghembo e sorridente con un'ora di ritardo.
Venerdì pomeriggio.
Testa elettrica e presa bene, volume delle cuffie da lesione del timpano e piede che tiene il tempo; lo stesso disco da una settimana, che qua non siamo monomaniaci.
Venerdì pomeriggio.
Il pensiero tranquillizzante di sapere la casa in ordine e mediamente profumata, che ieri sono passati a cena i miei, e sono stati preventivamente puliti anche gli interstizi; ho lasciato anche un paio di massaggiatrici erotiche in cucina come esca, casomai passasse nei pressi Bertolaso con protezione civile al seguito a miracolarmi il cataclisma culinario; fino a domenica sera la porta della cucina comunque non la apre nessuno.
Venerdì pomeriggio.
A bullarmi sul blog di star preso bene, e ci sarebbero da pormi ma...
...ma ho trovato il posto dove voglio stare, fatto di sole e musica che ama farsi ballare, birra ghiacciata e le ragazze, per favore, leggere edoniste e sornione come gatti al sole, che mi sono fatto spazio dentro e l'ho riempito di superficialità, e in questo io sto da dio.

Buon fine settimana, statemi bene.

Nessun commento:

Posta un commento