Infili la chiavetta nel lettore USB, gli auricolari nelle orecchie, alzi il volume al massimo possibile, spingi play.
Guardi i colleghi di fronte a te mentre le note iniziano a comprimerti la scatola cranica, e non ce n'è una che voglia scorrere via facile.
01 - Genesis. 1:09
Ti chiedi quanto di più ti aspettavi dall'intro del disco. Ti stupisci di quanto di meno ti aspettavi.
02 - Salt In The Wounds. 6:39
Metti in pausa. Con calma. Con, cazzo, calma. Rallenti i battiti, riprendi a respirare, fermi i piedi che intorno ti guardano strano. Aspetti un minuto, ti rilassi, spingi di nuovo play.
03 - Watercolour. 5:04
Primo singolo estratto dal disco. Ti batti tre colpi sul petto e reciti il mea culpa. L'unico modo possibile per il primo ascolto di questo disco, senza soffrire e senza passare per pazzo richiede un prato isolato, con il volume a slabrare i coni delle casse. Pausa. Sigaretta. Decisamente.
04 - Set Me On Fire. 5:03
Pausa. Sigaretta. Ancora.
Poi in apnea, fino alla fine del disco. E non poteva essere altrimenti, visto che il disco si chiama Immersion, ed è l'ultimo devastante lavoro dei Pendulum.
L'ultima volta che la musica ti ha colpito così forte era all'Alpheus, quando hai visto il rap romano fottere con le chitarre distorte. Era la presentazione di Heavy Metal, e tu quel giorno sei esploso con tutto il locale.
Per un'ora e sette minuti tremi la tua voglia di ballare.
Per un'ora e sette minuti mordi a sangue le labbra per la voglia di urlare.
Per un'ora e sette minuti hai il cazzo dritto e il fiato corto, mentre la musica fa quello che deve fare.
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domenica 4 luglio 2010
domenica 30 maggio 2010
Post postalcolico, postprandiale ma soprattutto postumi
Questo post è nato ieri notte, fra le due e le cinque del mattino, aveva tutt'altro contenuto e un titolo completamente diverso; ma è lo stesso post, giuro, solo che s'è svegliato sfatto stamattina, e allora s'è dato una restaurata prima di presentarsi a voi, per non fare brutta figura.
Il titolo ieri sera era "Rum e cola, grasse bassline e puzzo di piscio" e dissertava sui piaceri di saltellare in cinquecento su un fazzoletto di terra battuta, dell'essere sudati e fangosi, dei cani che passeggiano nei centri sociali. E del fatto che io riesca a provare sconfinato amore per tutto questo senza nemmeno una qualche giustificazione psicoattiva; escludendo ovviamente l'alcol, che però non è noto per far provare amore, al massimo sesso, e solo se lo beve lei, possibilmente in quantità esagerate.
Questo ieri, ma visto che oggi ci sentiamo stanchi, io e questo post, e la luce ci fa male agli occhi, ci guardiamo l'ombelico; benvenuti quindi in un post ombelicale (volevo scriverlo in un post, prima o poi, e ora lo riscrivo anche, O-M-B-E-L-I-C-A-L-E, tiè).
Detto questo io e il qui presente post vi salutiamo e ci andiamo a stendere un paio d'ore, lasciandovi con la piacevolissima immagine di me che mi guardo l'ombelico (e se ieri sera avete trattenuto a stento la cena, con questa scena appena dietro gli occhi sicuramente il pranzo non lo trattenete), e comunicandovi che Tetrapiloctomia alla buona sta diventando una cosa terribilmente seria, e che questo è il suo centesimo post. [Applausi]
Il titolo ieri sera era "Rum e cola, grasse bassline e puzzo di piscio" e dissertava sui piaceri di saltellare in cinquecento su un fazzoletto di terra battuta, dell'essere sudati e fangosi, dei cani che passeggiano nei centri sociali. E del fatto che io riesca a provare sconfinato amore per tutto questo senza nemmeno una qualche giustificazione psicoattiva; escludendo ovviamente l'alcol, che però non è noto per far provare amore, al massimo sesso, e solo se lo beve lei, possibilmente in quantità esagerate.
Questo ieri, ma visto che oggi ci sentiamo stanchi, io e questo post, e la luce ci fa male agli occhi, ci guardiamo l'ombelico; benvenuti quindi in un post ombelicale (volevo scriverlo in un post, prima o poi, e ora lo riscrivo anche, O-M-B-E-L-I-C-A-L-E, tiè).
Detto questo io e il qui presente post vi salutiamo e ci andiamo a stendere un paio d'ore, lasciandovi con la piacevolissima immagine di me che mi guardo l'ombelico (e se ieri sera avete trattenuto a stento la cena, con questa scena appena dietro gli occhi sicuramente il pranzo non lo trattenete), e comunicandovi che Tetrapiloctomia alla buona sta diventando una cosa terribilmente seria, e che questo è il suo centesimo post. [Applausi]
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