lunedì 28 dicembre 2009

Fin qui tutto bene 2: scelte sull'atterraggio

Questi giorni, scusatemi, ho scritto veramente poco.
Il fatto è che ho scoperto che a cadere non si riesce a scrivere in maniera coerente. E, nonostante gli attimi in cui la vertigine si fa sentire e l'ansia mi blocca la gola, me la sto godendo tutta, la caduta, col vento che mi soffia possente nelle orecchie e il caleidoscopio di immagini che mi passano davanti, senza mai guardare verso il basso.
Anche adesso, che avevo in mente di scrivere una cosa, mi son perso, ho preso velocità, ho cambiato idea.
Il fatto è che il fondo è vicino, e ad atterrare devo atterrare per forza. Preferite un arrivo silenzioso o un botto che basta solo lui per capodanno?
Datemi una risposta voi, che vi riguarda da vicino, che da come atterro si decideranno i post del prossimo mese o due, come minimo.

2 commenti:

  1. Una volta che si sceglie di cadere, lo si fa come si deve. Quindi io voto per il botto!

    RispondiElimina
  2. ...mmm...io voto per l'arrivo silenzioso, senza troppe scene, che intanto col botto o senza, il dolore lo sente solo chi atterra.

    RispondiElimina