domenica 6 dicembre 2009

La domenica è un venerdì arrivato tardi. Riassumendo:

Suona la campanella. Sicuramente, non risulterò mai presente prima della seconda ora. La sveglia deve aver strillato per due giorni, o giù di li. L’ho insultata ed ho bestemmiato da sotto il caldo delle coperte, è stata una lotta alla pari, non ha vinto nessuno dei due. Neanche il tempo di alzarsi, che è già stomaco su per la colonna vertebrale, che cerca risalire E’ così da un po’. Ad avere buon senso, mi volterei, scivolerei lungo il cerchio, in direzione antioraria, osserverei la settimana passata, traccerei una linea e dedurrei che il prossimo passo, sarà sullo stesso sentiero sterrato. Ma ho un inquilino indesiderato che vorrebbe uscire dai piani bassi, una buona dose di succhi gastrici che bussano alla gola ed una discreta erezione mattutina. Quindi, caro il mio buon senso, aspettami fuori, che io bevo un caffè, mi accendo una Camel Blu e da pessimo amministratore di condominio quale sono, attenderò che almeno un paio di cose se ne vadano, per poterne affrontare una sola con tutta la dovuta calma. Se d’ora in poi sarò puntuale? Anche io credo nella circolarità delle cose. Per questo, mi convinco che non sono in ritardo di due o tre giorni, ma in anticipo di quasi una vita.

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