venerdì 11 giugno 2010

Chiudetevi in casa e covate rancore.

Chiudetevi  in casa e covate rancore.
Non manifestate.
Non portate avanti battaglie civili.
Non scendete in piazza.
Non aderite a proteste sul web.
Non lo fate, è un modo inutile per sfogare la vostra preziosissima rabbia, e a loro fa troppo comodo.
Chiudetevi in casa e covate rancore.
Fate salire la rabbia.
Siate scontrosi, nervosi.
Non cercate sfoghi.
Maturate la vostra indignazione.
Chiudetevi in casa e covate rancore.
Loro sono maggioranza e opposizione.
Loro sono stato e antistato.
Loro ridono mentre noi moriamo.
Loro fottono mentre noi perdiamo il posto.
Loro si arricchiscono mentre noi non sappiamo più come andare avanti.
Loro ci tolgono ogni diritto.
Chiudetevi in casa e covate rancore.
Poi, quando la rabbia non è più controllabile, fate, facciamo quello che deve fare ogni persona civile in casi come questo.
Smettiamo di essere civil. Con un minimo di lucidità, se possibile, le forze dell'ordine schierate in tenuta antisommossa non hanno colpe, e prendersela con loro non risolve un cazzo.
Facciamo ciò che dobbiamo, con rabbia e con odio, ma mossi da amore per noi stessi e per il nostro paese; facciamo ciò che dobbiamo, da civilissime bestie.
Il linciaggio è un atto dovuto, civile e soprattutto risolutivo.
Tutto il resto è curare il cancro con l'aspirina.
Quindi chiudetevi in casa e covate rancore.
Ma per dio fate in fretta, che riparare i loro danni diventa ogni giorno più difficile.

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