venerdì 4 dicembre 2009

Venerdi, a ognuno il riassunto che si merita.

A ognuno il riassunto che si merita. Il mio è cominciato con un grande schiocco, un battito di mani, che mi ha riportato alla vita dopo poche ore a bagno nel nero del sonno. Nella bocca l'odore di bruciato dell'ultimo sigaro della notte prima, fumo troppo ultimamente, dovrei smettere, non lo farò. Poi il lavoro, poi la scoperta di aver flashato, e adesso la boxe, e un'altra serata che diventa nottata, e altri millemila sigari, e poi di nuovo poche ore nel nero.

Dice Theta - dice, lui - che il Venerdì è un riassunto al contrario, che ci leggi dentro tutta la tua settimana. Dice.

Se guardo il mio riassunto vedo che non ci si vede chiaro.
Quindi, esattamente come la mia settimana.
Come gli ultimi mesi.
Come gli ultimi miei anni.
Come la mia vita.

Dovrei smetterla, coi sigari.
Sono nato che non fumavo. Ho iniziato a fumare a 19 anni.
Smetterò, credo, esattamente 19 anni prima di morire.
Perchè ci credo fermamente, anche io, nella circolarità delle cose.

2 commenti:

  1. non smettere, vivrai in eterno..

    RispondiElimina
  2. La boxe, il blu del fumo del sigaro, l'odore ovattato e stantio di sudore, dolore, sguardi ed erezioni.
    Fanculo Danì, ti porterei con me negli anni '30 tra le ghette e le bretelle.
    Ogni donna aveva una pistola da borsetta, e non esisteva il rossetto indelebile....
    Ora sai perchè ti amo.

    RispondiElimina