mercoledì 13 gennaio 2010

Idrogrammatologia 5: della gioia di essere single e altre botte di genio

Salve a tutti.
Vorrei iniziare questo post con un appello: so che siete pochi, e che magari avete altro da fare, ma gradirei parecchio avere qualche feedback su quello che qua si sta facendo. Magari uno aggiusta il tiro, che, senza un confronto diretto uno non riesce a rendersi bene conto quando esce dal seminato e si dirige verso lidi improbabili e altamente tediosi.
Che poi magari dai commenti uno riesce anche a prendere spunto per quelle perle di saggezza da bar sotto casa che sono i post di Idrogrammatologia.

Ma veniamo a noi, e all'argomento del post.
Mi è capitato di leggere una di quelle cose fantastiche che prima dei social network uno si teneva per se o, nel peggiore dei casi, sprecavano inchiostro su qualche rivista per uomini alla moda; parlava dell'essere single, di quanto sia bello, di quanto ci si senta liberi, di quante boiate romantiche e paranoie della compagna si riescano a evitare.
Ora, senza stare a sindacare sugli effettivi pro e contro di una relazione, che poi magari a una persona proprio non gli interessa legarsi, o almeno non con te (ma questo è un'altro discorso), io voglio sapere: ma ti hanno costretto con la forza a stare con un'arpia fan di Hello Kitty o sei, molto più semplicemente, un povero idiota?
Il discorso vale da una parte come dall'altra, che ad essere gelosi, appicicosi, melensi, paranoici e soffocanti ci riescono benissimo sia gli uomini che le donne.
Quando conosco una persona che mi interessa, almeno io, mi riservo un minimo di tempo per conoscerla, prima di inginocchiarmi e chiedergli di invecchiare insieme. Se vedo che è interessante quanto una puntata del Grande Fratello, leggera quanto una retrospettiva sul cinema russo antecedente gli anni 30 (ho detto leggera e non interessante, che poi magari qualcuno di voi il cinema lo ama davvero, e poi viene a spiegarmi sotto casa col randello l'influenza a livello mondiale del cinema d'avanguardia russo), se mi accorgo che è matura quanto mia nipote di 3 anni e un filo più paranoica di Mel Gibson in Ipotesi di complotto, ecco io, tendenzialmente, giro i tacchi e inizio a correre più velocemente che posso.

Poi è normalissimo che in un rapporto che vuoi far durare più di un paio di settimane uno o due compromessi bisogna farli e un poco di impegno per compiacere quella persona che mi sopporta e supporta nei miei momenti peggiori devo pure mettercelo (a dirla tutta dovrebbe pure venire naturale farlo, se alla suddetta persona ci tengo veramente e non ci sto insieme solo per convenienza).
Poi basta cacciare il fiato, che a dire che quattro ore al giorno di telefonate, no, proprio non sono il minimo necessario, sono eccessive da ogni punto di vista non ci vuole niente; poi o l'altro capisce o forse non ho valutato attentamente con che persona mi stavo andando a incasinare.
Come non ci vuole un genio per capire che se esco con gli amici o semplicemente mi rode o sono stanco e me ne resto a casa non ho esattamente voglia di passare la serata al telefono con te e si, magari un massaggio te lo mando, magari proprio perchè fa piacere a me farlo, ma uno, non settanta, altrimenti ti passavo a prendere e semplicemente stavamo insieme, o no?
Non tollera i miei amici? O non tollero i suoi amici, che è la stessa cosa a parti rigirate? Ma proprio nessuno nessuno? Non è credibile. Perchè se non sopporta nessuna delle persone che frequento non dovrebbe tollerare neanche me, che non credo di essere poi così diverso dalle persone con le quali mi accompagno da una vita. Semplicemente preferisce i suoi di amici, e non gli interessa minimamente farmi perdere tutti i miei pur di stare con lei. Ne prendo nota, mi accorgo che quando l'ho conosciuta, oltre al colore preferito e al segno, potevo pure chiedergli se per caso non fosse una stronza egoista (magari non proprio in maniera così diretta) e sprecarci meno tempo insieme.

Che poi tutta sta cosa qua la sto scrivendo da single è tutta un'altra storia; che riesco ad andare al pub pure otto volte a settimana, che oltre la vista mi si sdoppiano pure i giorni alle volte, che faccio tutte le cazzate che mi vengono in mente e che la prima che mi viene a proporre di impegnarmi e mettere la testa a posto e cambiare stile di vita la spiano con la macchina è assolutamente irrilevante.
E la prossima volta che troverò interessante una persona, giuro, proverò a conoscerla senza guardarla sempre attraverso il fondo di un boccale. Giuro. Quasi.

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